Dizionario: ornamenti esteriori dello scudo
Italiano
XXXX
La scienza del blasone si estende anche all'esterno del campo dello scudo, che può ricevere degli ornamenti esteriori. Lo scudo può essere in particolare sormontato da una corona o da un elmo, circondato dai collari degli ordini cui appartiene il titolare delle armi, sostenuto da figure, chiamate tenenti quando si tratta di esseri umani, supporti quando si tratta di animali e sostegni quando si tratta di oggetti inanimati. L'insieme può essere posto su una terrazza o uno zoccolo.
Le armi sono spesso accompagnate da divise che sono situate al di sotto dello scudo, quali il "Dieu et mon droit" dei sovrani britannici, e/o le grida di guerra che si pongono al di sopra dello scudo, come il "Montjoie Saint-Denis" dei re di Francia. Infine le armi possono essere circondate da un tessuto, detto padiglione se risale al di sopra dello scudo oppure mantello se si limita a contornarlo.
Questi ornamenti esteriori sono spesso dei simboli che indicano le funzioni del titolare delle armi (arma di dignità). Così in Francia, i grandi ufficiali della Corona portano dei sostegni specifici del loro incarico, come i due bastoni decorati di gigli dei Marescialli. Allo stesso modo i padiglioni sono riservati ai sovrani, e i mantelli, in Francia e nel Regno Unito perlomeno, ai pari. Si è tentato anche di stabilire una gerarchia tra le corone e gli uomini a secondo del grado della gerarchia nobiliare ma ciò è divenuto realmente importante solo nell'epoca attuale.
A
Abate
Gli abati regolari portano lo scudo sormontato a destra da una mitria vista di fronte ed accollato a sinistra da una croce posta in palo, rivolta a sinistra. Le badesse hanno uno scudo a losanga con una croce, ma senza la mitria. I priori ed i canonici di basiliche titolari di privilegi e gli abati commendatari (quelli cioè che hanno il titolo di abate, ma non vivono nel convento) hanno un cappello di nero accompagnato da una cordelliera di tre nappe dello stesso. I priori portano in aggiunta un bordone posto in palo dietro lo scudo. Gli abati mitrati portano sullo stemma il cappello vescovile di colore verde con sei nappe per ogni lato.
Accollato
Le armi possono essere accollate ad insegne di forma allungata: bastone da maresciallo, scettro, mano di giustizia, stendardo, croce da processione, croce da abate, bastone pastorale.
Ammiraglio
In Francia gli ammiragli portano un elmo d'argento posto in maestà graticolato di nove pezzi, con la visiera, il bordo e le teste dei rivetti d'oro. Lo scudo degli ammiragli è accollato da due ancore in decusse, con le travi desinenti in gigli. Il generale delle galee porta lo scudo accollato ad un'ancora d'oro a tre bracci, con la trave gigliata. Il vice ammiraglio porta un'ancora d'argento in palo, sempre con la trave gigliata.
Arcivescovo
Gli arcivescovi hanno un cappello di verde con una cordelliera di dieci nappe dello stesso. Lo scudo è accollato ad una croce da processione a doppia traversa. Quando l'arcivescovo è un primate, lo scudo è posto su una croce da processione da cardinale.
B
Badessa
In molti paesi una cordelliera che circonda lo scudo a losanga accollato ad un pastorale rivoltato.
Banderuola
Piccolo pezzo di stoffa fissato ad un'asta. Nastro sul quale compare una divisa o un grido di guerra. Sinonimo di listello.
Banderese
Detto di un volo costituito non da ali ma da piccole bandiere.
Bandiera
Drappo fissato ad un'asta. La bandiera può consistere di uno scudo banderese, cioè di forma quadrata.
Barone
In Francia i baroni hanno uno scudo sormontato da un elmo d'argento, posto di tre quarti, graticolato di cinque pezzi. I baroni dell'impero francese portano un quartier franco a sinistra di rosso, caricato con una figura d'argento, un tocco di velluto nero, con un bordo rialzato di controvaio, con un pennacchio di tre piume d'airone d'argento, e quattro lambrecchini d'argento.
C
Cardinale
I cardinali hanno un cappello di rosso con una cordelliera di quindici nappe dello stesso. Lo scudo è accollato ad una croce da processione trifogliata d'oro. I protonotari apostolici hanno un cappello con nappe nere. I patriarchi hanno un cappello simile ma di verde e con nappe verdi.
Cappello
Generalmente riservato agli ecclesiastici, ha un bordo largo ed è accompagnato da una cordelliera il cui colore, ed il numero delle nappe (dette anche ghiande o fiocchi) indica il rango del religioso. Vedi anche cordelliera, abate, vescovo, arcivescovo, cardinale.
Cartoccio
Cornice, o insieme di volute, che talvolta circonda lo scudo, secondo la fantasia del disegnatore.
Cavaliere
Nell'araldica dell'impero francese i cavalieri portano un'insegna su una pezza onorevole di rosso: una stella per gli appartenenti alla Legion d'Onore, o un anelletto.
Cercine
Strisce di stoffa, dei colori dell'arma, attorcigliate, ripiegate a ciambella per collocarle sull'elmo e rattenervi gli svolazzi.
Chiavi decussate
Le Chiavi del cielo, chiamate comunemente anche Chiavi del Paradiso o Chiavi di San Pietro, sono un antico simbolismo cristiano della Chiesa Universale. Sono una d'oro a destra e una d'argento a sinistra, con l'impugnatura rivolta verso il basso. Sono riscontrabili dietro o sopra lo stemma papale oppure nello stemma del cardinale camerlengo durante la sede vacante oppure nello stemma della Città del Vaticano. Le chiavi in araldica compaiono già nel XIII ma solo un secolo più tardi saranno poste in decusse. La chiave d'oro fa riferimento al potere del pontefice di sciogliere e legare le cose ultraterrene, mentre la chiave d'argento indica il potere spirituale terreno.
Cimato
Lo scudo si dice cimato da una figura (generalmente un copricapo) che lo sormonta. Lo scudo è detto sormontato da una figura come ornamento esteriore. È un attributo dell'elmo sormontato da una figura di animale.
Cimiero
Ornamento che costituisce la parte superiore dell'elmo. Figura posta sul timbro dell'elmo che sormonta lo scudo con le armi. Quando una figura che compare nelle armi vi si presta, è spesso ripresa nel cimiero.
L'elmo appuntito in alto può essere ornato da un pennacchio. Quello con la sommità piatta può essere decorato in modo più elaborato, con teste e colli di animali (un unicorno), busti o membra nascenti, ali (un volo o un semi volo), corna, piccole bandiere...
In origine, il cimiero ha una funzione militare: serve a rendere più grande l'immagine di chi lo porta per meglio impressionare l'avversario. Diviene poi un ornamento da parata, destinato a colpire l'immaginazione degli spettatori prima dell'ingresso nel torneo, ma non adatto a resistere alla prova. Come elemento militare il cimiero è stato abbandonato dopo il XVI secolo, ma è rimasto come elemento decorativo delle armi.
Collare
Il collare (o cordone) circonda lo scudo, con la croce dell'ordine che pende in basso. Il collare rappresenta l'ordine (o gli ordini) di cui è membro il titolare dello stemma. Lo scudo si dice accollato dal cordone: D'azzurro pieno accollato al collare di San Michele.
Connestabile
Il connestabile porta un elmo da ufficiale, e porta in palo due spade rivolte in alto, tenute da mani che escono da una nuvola posta su una terrazza.
Conte
In Francia i conti ed i visconti portano un elmo d'argento, posto di tre quarti, graticolato di sette pezzi. I conti dell'impero portano un quartier franco d'azzurro, caricato di una figura d'oro, un tocco di velluto nero, con un risvolto di contrarmellino, con cinque piume d'airone d'argento e quattro lambrecchini, due d'oro e due d'argento. I conti senatori hanno un mantello d'azzurro, rivestito di pelliccia bianca.
Cordelliera
La cordelliera è un cordone annodato che circonda lo scudo. Le cordelliere si differenziano per lo smalto ed il numero delle nappe, o ghiande, che sono sempre in un numero triangolare (uno, tre, sei, dieci o quindici). Le nappe sono ripetute su ciascun lato, ed il loro numero, indicato nella blasonatura, può riferirsi a questo numero totale, invece che a quelle di un solo lato, come avviene nella maggior parte dei casi.
La cordelliera è l'ornamento esteriore degli ecclesiastici (con il cappello) e delle vedove o delle nubili (che hanno una sola nappa). Vedi abate (per tre nappe), vescovo (per sei o dieci nappe), e cardinale (per quindici nappe), La cordelliera può essere rappresentata con vari intrecci, generalmente dei nodi a otto.
Corona
La corona ha varie forme, ottenute variando il numero dei fioroni, in base alla gerarchia nobiliare. Tuttavia, la codifica delle corone rimane artificiale e non è mai stata rigidamente rispettata. Quando utilizzata come figura in uno stemma, è molto stilizzata.
Corona murale
Corona formata da torri e da muri, generalmente impiegata per rappresentare l'autonomia di una città libera.
In italia le corone murali vengono descritte nell'articolo 97 del regio decreto del 7 giugno 1943, numero 652[1]:
- Provincia: cerchio d'oro gemmato con le cordonature lisce ai margini, racchiudente due rami, uno di alloro e uno di quercia, al naturale, uscenti dalla corona, decussati e ricadenti all'infuori.
- Città: corona turrita, formata da un cerchio d'oro aperto da otto pusterle (cinque visibili) con due cordonate a muro sui margini, sostenente otto torri (cinque visibili), riunite da cortine di muro, il tutto d'oro e murato di nero.
- Comune: formata da un cerchio aperto da quattro pusterle (tre visibili), con due cordonate a muro sui margini, sostenente una cinta, aperta da sedici porte (nove visibili), ciascuna sormontata da una merlatura a coda di rondine, il tutto d'argento e murato di nero.
Vi sono poi eccezioni quali le città metropolitane, le quali hanno ornamenti esteriori spesso differenti.
Corona formata da poppe e prore di navi, generalmente utilizzata per indicare un grande porto oceanico.
Cortina
Tendaggi laterali del padiglione.
Croce
Insegna allungata delle armi dei vescovi o degli abati, inclinata a destra in posizione normale.
Croce astile
Posta dietro lo scudo, può essere semplice ovvero ad una traversa per i vescovi e i cardinali con dignità vescovile, oppure doppia a due traverse per i patriarchi, gli arcivescovi e i cardinali con dignità arcivescovile o patriarcale. Nei secoli passati infatti, già dal V secolo, la croce astile a una traversa precedeva il romano pontefice e in seguito anche i suoi legati. Furono papa Innocenzo III e papa Clemente V, rispettivamente nel 1215 e nel XIV secolo, a conferire il privilegio ai patriarchi e agli arcivescovi di farsi annunciare dalla croce astile, ma solo in assenza del papa o di un ambasciatore pontificio. I vescovi non ottennero mai il privilegio della croce astile, tuttavia con il tempo ne imposero l'utilizzo nel decoro araldico mentre i patriarchi e gli arcivescovi adottarono la variante patriarcale. I cardinali privi di dignità episcopale, in araldica, non hanno diritto alla croce astile dietro lo scudo.
Croce da processione
Croce con due traverse. Insegna allungata, ornamento delle armi dei cardinali o dei primati.
Croce dell'Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme
Di rosso, accantonata da 4 crocette dello stesso. Si pone dietro lo scudo oppure gli alti gradi possono inquartarla nel loro stemma
Croce di San Giovanni
In bianco a otto punte, può essere posta dietro lo scudo. Indica un'onorificenza dell'Ordine di Malta. Il gran maestro la inquarta nel proprio scudo.
D
Delfino
Il Delfino è l'erede del re di Francia. Porta un elmo da principe del sangue.
Divisa
La divisa ha la forma di una striscia di pergamena (listello) su cui è scritta una divisa. La disposizione della divisa non è significativa. Nelle varie rappresentazioni, può circondare lo scudo come un cordone, essere posta in alto o in basso. In un armoriale, per facilitarne la rappresentazione sistematica, sarà generalmente posta in basso.
Drappo
Può essere un'orifiamma, un pennone, una bandiera, uno stendardo, un gonfalone.
Duca
In Francia, i duchi non sovrani portano un elmo d'argento posto di fronte e graticolato di nove pezzi, con gli elementi della visiera mobile, il bordo e la testa dei rivetti d'oro. I duchi sovrani portano lo stesso elmo dei principi sovrani. I duchi dell'impero portano un capo di rosso seminato di stelle d'argento, un tocco di velluto nero, con risvolto d'armellino con sette pennacchi d'argento, con il sostegno dei pennacchi d'oro e sei lambrecchini d'oro, il tutto posto su un mantello d'azzurro foderato di vaio.
E
Ecclesiastico
Le insegne ecclesiastiche sono generalmente il cappello e la cordelliera. Il colore del cappello varia abitualmente con quello della cordelliera, a seconda della natura dell'incarico. Il numero delle nappe è tanto maggiore quanto più la dignità è importante. Inoltre gli ecclesiastici che hanno un incarico pastorale portano lo scudo accollato su un'insegna ad asta: bordone, croce, croce da processione. Nell'araldica dell'impero gli ecclesiastici sovrappongono gli attributi di origine imperiale (tocco e pennacchio) e quelli ecclesiastici (cappello, cordone ed insegna).
Vedi anche Galero.
Écran
Cimiero a forma di ventaglio, spesso guarnito di piume, palle, ... con i colori dello scudo.
Elmo
L'elmo, oltre a comparire come figura nello scudo, può essere anche un ornamento esteriore dello stesso: come tale può essere sormontato da una corona, cimato da un cimiero, ornato da lambrecchini.
Gli elmi possono essere posti di fronte (in maestà), di tre quarti o di profilo, e la loro ventaglia (griglia) ha un numero di sbarrette a seconda del rango del titolare.
Gli araldisti del XVII secolo tentarono di normalizzare il disegno degli elmi in funzione del titolo (come gentiluomo, barone, ...) ma la corrispondenza è stata sempre alquanto teorica e rispettata con poco scrupolo.
F
Foderato, fodera
Attributo associato al rivestimento di un lambrecchino, di un colmo, di un mantello. Vedere queste parole.
G
Galero
Ad uso di tutti gli altri stemmi ecclesiastici. È l'elemento caratterizzante, il cappello ecclesiastico, posto sulla sommità ornamento dello scudo, più che come figura presente nello stemma. Consiste di un cappello a tesa lunghissima con due cordoni laterali da cui si apre una fioccatura di nappe. Il galero è utilizzato come elemento identificativo della gerarchia ecclesiastica e consente l'immediato riconoscimento del grado del titolare dello stemma grazie al colore e al numero delle nappe o fiocchi. Il colore del galero identifica l'ordine gerarchico di appartenenza: rosso per i cardinali, verde per gli arcivescovi, i vescovi e i patriarchi, paonazzo per i monsignori e nero per i presbiteri. I cordoni sono del colore delle rispettive nappe, eccetto che per i cappellani ed i patriarchi, che li hanno intrecciati d'oro, e per i cappellani delle altre istituzioni statali, che li hanno intrecciati d'argento.
Gentiluomo
In Francia, il nuovo nobile ha un elmo d'argento chiuso, posto di profilo e senza grigliatura. Il gentiluomo di terza generazione ha un elmo di profilo e una grigliatura con tre sbarrette. I gentiluomini di antica nobiltà hanno un elmo posto di tre quarti ed una griglia con cinque sbarrette (come i baroni).
Gonfalone
(Vedi drappo). Bandiera da processione sospesa ad un bastone perpendicolare all'asta, con tre code arrotondate. Il bordo del gonfalone non comprende la parte superiore che tocca il bastone.
Il termine deriva dall'antico alto tedesco guntfano, formato da gundja, guerra, e fano, drappo: stendardo sotto il quale si riunivano i vassalli convocati da un signore feudale. Il gonfalone fu insegna delle chiese patriarcali (quello della chiesa romana era di rosso con due chiavi d'argento passate in decusse). Divenne lo stendardo dei signori ecclesiastici. « D'oro al gonfalone di rosso, bordato di verde, che è d'Alvernia ». Un gonfalone di rosso con tre anelli d'oro su un campo d'argento è di Feldkirch (contea del Voralberg, Austria).
Grido
- Grido di guerra, grido d'armi
Grido di riunione che compare in una lista al di sopra delle armi (diversamente dalla divisa, posta al di sotto). Il grido di guerra (slogan, in inglese) è una interiezione destinata a riunire e incoraggiare i membri del partito e della truppa al servizio del titolare
I
Imperatore
In Francia gli elmi degli imperatori sono identici a quelli dei re.
Impero
L'araldica dell'impero (napoleonico) è stata regolamentata con il decreto del 1º marzo 1808, che creò la nobiltà dell'impero. Essa venne abolita con la caduta dell'impero nel 1814. La nobiltà dell'impero era divisa in cinque gradi: principi, duchi, conti, baroni e cavalieri.
Contrariamente alla tradizione, l'araldica dell'impero inserisce le insegne del rango e della funzione nelle armi, e non solo negli ornamenti esteriori. Il grado è rappresentato da un capo o da un quartier franco, ed inoltre è indicato dal numero di pennacchi del tocco che sormonta lo scudo. Per i conti e i baroni il quartier franco è caricato da una figura, generalmente d'oro, che indica la funzione:
- i ministri portano una testa di leone strappata (d'argento per i ministri impiegati all'estero),
- il presidente del corpo legislativo, le tavole della legge,
- i senatori un serpente d'argento, che circonda uno specchio d'oro,
- i consiglieri di stato uno scaccato,
- i membri del corpo scientifico, una palma d'argento posta in banda,
- gli arcivescovi una croce patente,
- i vescovi una croce d'oro scorciata,
- gli ecclesiastici una croce scorciata,
- i prefetti un muro merlato cimato da un ramo di quercia (il muro non è merlato per i sotto-prefetti),
- i sindaci un muro merlato,
- i presidenti di collegio elettorale, tre fusi d'oro posti in fascia,
- i membri di collegio elettorale, un ramo di quercia posto in banda,
- i possidenti una spiga di grano posta in palo,
- gli ufficiali o coloro che hanno un incarico militare una spada volta in alto d'argento guarnita d'oro, gli ufficiali di sanità una spada posta in palo con la punta volta in basso,
- i funzionari della casa reale un portico aperto, sormontato da un frontone, accompagnato: dalle lettere DA (Domus Altissima) per la casa dell'imperatore, in cuore dalle lettere DJ (Domus Julii) per la casa dei principi.
L
Lambrecchini
(dal fiammingo lamper, velo). Sono lunghe strisce di stoffa che partono dall'elmo e circondano lo scudo. I lambrecchini sono normalmente dello stesso colore delle armi che inquadrano. Il loro disegno è un elemento decorativo in cui si può esprimere tutto il talento del disegnatore e variano dalle forme più semplici del Medioevo fino a quelle fiorite e intrecciate tipiche del Rinascimento. Il lambrecchini rappresentano le cuffie di tessuto che venivano fissate all'elmo, ritagliate in strisce e che formavano lunghe ricadute, portate sugli elmi da scontro e da torneo sin dalla fine del XIII secolo.
M
Mantello
Ornamento esteriore, formato da un drappo colorato foderato d'armellino, che ricade attorno allo scudo. Il mantello può essere disegnato a lato delle armi del titolare, oppure riprodurre i colori dello scudo. Il mantello è un attributo dei sovrani (ed è allora sormontato da un padiglione), o dei principi e duchi, o indica un incarico di rango elevato. Il mantello azzurro dei pari di Francia è sormontato da un tocco con una ghianda d'oro cinto da una corona. Quello del cancelliere è un drappo d'oro.
Marchese
In Francia, i marchesi portano un elmo d'argento; posto di tre quarti, con la griglia con nove sbarrette (due più dei conti).
Maresciallo
In Francia, i marescialli e gli altri grandi ufficiali portano un elmo d'argento posto di fronte e con una griglia con nove sbarrette, con gli elementi della visiera mobile, il bordo e le teste dei rivetti d'oro. I marescialli portano due bastoni gigliati (bastone da maresciallo) posti in decusse dietro lo scudo. Anche il gran maestro di Francia porta due bastoni da maresciallo in decusse, ornati da una corona reale. Il decano dei marescialli porta a destra una spada rivolta in alto e a destra un bastone da maresciallo, posti in palo ai due lati dello scudo.
Mazza priorale
Usata negli stemmi dei prevosti, dei priori religiosi o di confraternite, dei maestri di coro e dei primi cantori oppure nelle armi dei religiosi che non godono di altri ornamenti come le badesse, a cui è unito il rosario. Consiste in un bastone pastorale che alla sommità termina con una sfera, un fiordaliso o una chiesa.
Mitria
La mitria è l'insegna dei vescovi e degli abati. È un copricapo a due punte (che appaiono confuse in una nella vista di fronte), e due infule o strisce di tela, che ricadono sulle spalle. Le due punte e le due infule simboleggiano la conoscenza dei due Testamenti che deve essere posseduta dal pontefice. La mitria compare talora nello stemma: « D'azzurro, alla mitria d'argento, accompagnata da tre gigli d'oro, che è di Santonge ». D'azzurro alla mitria d'oro: compare nelle armi di Toledo. D'argento, alla mitria e la croce d'oro: compare nelle armi di Andorra (per il vescovo di Urgel).
O
Orifiamma
Vedi drappo. È detto anche orifiamma di San Dionigi.
P
Padiglione
Drappo a forma di cupola che sormonta il mantello dei sovrani e dei principi dell'impero.
Papa
Lo scudo del papa è sormontato da una tiara, e posto su due chiavi in decusse, quella in banda d'oro, l'altra d'argento. La cordelliera del papa è d'oro con quindici nappe.
Pari
Il mantello d'azzurro dei pari di Francia è sormontato da un tocco con una ghianda d'oro cinto da una corona.
Pastorale
Se è posto nello scudo indica dignità ecclesiastica, se invece è accollato in palo dietro lo scudo indica il grado della carica prelatizia.
Patriarca
Vedi cardinale.
Pennacchio
Mazzo di piume che sormonta l'elmo. Il pennacchio ha i colori dello stemma, con i metalli rappresentati dal bianco. Il ciuffo di piume è detto anche piumino.
Pennone
Vedi drappo. Il nome, derivato per analogia dalle penne che guarnivano le frecce, veniva utilizzato per tutte le banderuole, più lunghe che larghe, che venivano poste a decorazione delle aste. Successivamente fu impiegato per tutte le bandiere non quadrate, ma in tale funzione rimane un termine generico.
Posto
Modo in cui è orientato un elmo: di fronte (detto anche in maestà), di tre quarti o di profilo.
Principe sovrano
- In Francia, gli elmi dei principi (o duchi) sovrani sono d'oro, posti di fronte, e senza ventaglia, o con una griglia di undici sbarrette, come quelle dei re ma meno aperta.
- I principi sovrani dell'impero portano un capo d'azzurro caricata da un'aquila d'oro, che impugna un fulmine dello stesso, con le ali aperte e la testa rivoltata. Lo scudo è posto su un padiglione d'azzurro frangiato d'oro, bordato da un fregio antico dello stesso, foderato d'ermellino e sormontato da una corona d'oro con la cupola azzurra.
Principe non sovrano
- I principi del sangue e i principi non sovrani portano lo stesso elmo dei duchi. I duchi e i principi innalzati a tale titolo da un re o da un imperatore portano il mantello di sola porpora, con le pieghe o cortine rialzate da ciascun lato, e sormontato dalla propria corona.
- I principi dell'impero portano un capo d'azzurro, seminato di api d'oro. Lo scudo è posto su un padiglione d'azzurro seminato di api d'oro, foderato d'ermellino e sormontato da una cupola azzurra, con un risvolto d'ermellino. Lo scudo è sormontato da un tocco di velluto nero, con risvolto di vaio, con portapiume d'oro, con sette piume d'argento, da cui escono sei lambrecchini d'oro.
Protonotario apostolico
Vedi cardinale.
R
Re
In Francia, gli elmi dei re e degli imperatori sono d'oro, posti di fronte, e senza griglia, o con una griglia di undici sbarrette. Il mantello dei sovrani è sormontato da un padiglione.
S
Sostegno
È un tenente che rappresenta una pianta o un altro oggetto inanimato.
Stendardo
Vedi drappo.
Supporto
È un tenente che raffigura un animale.
T
Tenente
Fa parte degli ornamenti esteriori dello scudo. Lo scudo è, quindi, sostenuto da tenenti. Si tratta di figure d'uomo, di animali reali o chimerici, di piante o altri oggetti posti ai fianchi dello scudo e che sembrano sostenerlo. I tenenti possono essere, a loro volta, sostenuti da una terrazza.
Come regola generale, sono dette tenenti le figure umane, mentre si preferisce il termine supporto per le figure di animali e sostegno per i vegetali e gli oggetti inanimati.
L'origine del termine sembra si possa trovare nella diffusa abitudine, nel corso di tornei e duelli, di far tenere gli scudi dei cavalieri da scudieri. Probabilmente, proprio per questo le armi degli ecclesiastici e delle donne non prevedono l'uso di tenenti.
La scelta dei tenenti è libera. Tuttavia alcuni di essi sono consacrati dall'uso (ad esempio il leone e l'unicorno inglesi), mentre altri sono insegne di funzione.
Anche i tenenti possono essere blasonati: in realtà devono essere blasonati quando facciano parte della concessione dello stemma e non siano semplicemente un arricchimento estetico dovuto all'estro del disegnatore. Sono ormai anche da blasonare i tenenti utilizzati negli stemmi dei vari stati, anche perché, in questi casi, i tenenti impiegati hanno una notevole valenza simbolica perché sono strettamente legati a elementi simbolici, storici o culturali dei singoli paesi.
Terrazza
È il suolo, rappresentato negli ornamenti esteriori, sul quale si trovano i tenenti: «Di rosso pieno, tenuto da due selvaggi di carnagione su una terrazza di verde».
Tiara
Copricapo specifico del Papa. La tiara deriva dal triregno, rappresentazione della triplice potestà reale del sommo pontefice romano. È un copricapo d'argento, a forma di cono ovoidale, circondato da tre corone d'oro.
Timbro
Ornamento esteriore che sormonta lo scudo e può assumere svariate forme: elmo col relativo cimiero, corona, cappello, tocco (per il primo impero), tiara (per il papa).
Tocco
Copricapo utilizzato dai pari di Francia al di sopra del mantello. Tale copricapo fu ripreso dalla nobiltà dell'impero napoleonico, con un numero di piume variabile in funzione del rango e della dignità del titolare.
Tortil
Corona a forma di cerchio d'oro attorno al quale è avvolta a spirale una collana di perle. È la corona da barone.
Triregno
Vedi Tiara
U
Ufficiale
In Francia i grandi ufficiali portano un elmo d'argento posto di fronte e con nove sbarrette, con gli elementi della visiera mobile, i bordi e le teste dei rivetti d'oro. Gli attributi variano a seconda dell'incarico dell'ufficiale:
- Il grande scudiero porta due spade rivolte in alto in un fodero gigliato, poste in palo ai lati dello scudo.
- Il sovrintendente delle finanze porta due chiavi, a destra d'oro e a sinistra d'argento, poste in palo e col congegno in alto.
- Il gran ciambellano porta due chiavi d'oro in decusse, con l'anello che termina con una corona.
- Il gran maestro di cerimonie porta due bastoni da cerimonia in decusse.
- Il cancelliere porta due mazze d'armi d'oro, poste in decusse.
- Il gran maestro dell'artiglieria porta, al di sotto dello scudo, due cannoni sui relativi affusti.
V
Ventaglia
Griglia che chiude l'elmo: il numero delle sbarrette indica il grado del possessore.
Vescovo
I vescovi hanno un «cappello di verde accompagnato da una cordelliera a sei nappe dello stesso». Lo scudo è accollato da una croce in palo per i vescovi propriamente detti. I superiori generali di un ordine religioso o di un'abbazia hanno ugualmente sei nappe ma un cappello nero, così come i vicari generali, gli abati ed i prevosti mitriati (quelli cioè che hanno il rango di vescovo). Per i prelati di palazzo il cappello e il cordone sono viola. Gli abati protonotari hanno una cordelliera rossa con sei nappe sotto il cappello nero.
Urbain-René de Hercé, vescovo di Dol
Visconte
Vedi conte. Il visconte è il figlio erede di un conte.
Sinonimi
Bibliografia
- Enciclopedia araldico-cavalleresca, di G. di Crollalanza - edito a Pisa nel 1877
- Dizionario araldico, di Piero Guelfi Camajani - edito a Milano nel 1940
Traduzioni
- (LA): xxx
- (FR): ornements extérieurs
- (EN): xxx
- (DE): xxx
- (ES): xxx
- (NL): xxx
- (CA): xxx
- (EO): xxx
- (FI): xxx
- (OC): xxx
- (PT): xxx
- ↑ http://www.governo.it/Presidenza/cerimoniale/onorificenze_araldica/araldica/regio_decreto070643.html www.governo.it] sito istituzionale del governo, pagina relativa all'articolo in questione