Dizionario: croce di San Giorgio

Da Armoriale.
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La Croce di San Giorgio è una bandiera costituita da una croce rossa in campo bianco; la grafica è complementare alla croce di San Giovanni Battista. Originariamente vexillum Sancti Petri, fu adottata dai crociati, venendo dedicata a San Giorgio (il Santo Cavaliere), e dalle città guelfe e filopapali nel medioevo. Primo stato ad utilizzarla come bandiera fu la Repubblica di Genova.
La simbologia del Salvifico vessillo della vera croce, come Jacopo da Varazze arcivescovo di Genova definì la croce di San Giorgio, fu una variante del "Vexillum Sancti Petri" che determinò nel medioevo, per i pellegrinaggi armati invocati dal papa (successore di San Pietro), l'appellativo di crociati. Divenne quindi "Croce di San Giorgio" (il santo cavaliere) a indicare i pellegrini armati che si recavano presso i luoghi santi del Cristianesimo e che dopo il 1095, anno di conquista di Gerusalemme da parte dei Turchi selgiuchidi, mossi in gran parte da spirito sincero di missione, decisero di prendere la croce ed armarsi per liberare la terra ove nacque e visse Gesù Cristo, in risposta ai ripetuti attacchi subiti dai Turchi, decisi, una volta soverchiati gli Arabi, a spingersi alla conquista dell'impero Bizantino.
Tra gli stati crociati che adottarono la croce di San Giorgio come bandiera figurano la Repubblica di Genova, che la utilizzò probabilmente per prima, e il Regno d'Inghilterra.
Originariamente vexillum Sancti Petri, la croce di San Giorgio fu anche il naturale simbolo dei guelfi e dei filo-papali, in particolare di Milano e della Lega Lombarda.
Una serie di leggende genovesi affermano che la croce di San Giorgio sarebbe stata concessa ai crociati, al Regno d'Inghilterra, e alla Lega Lombarda, dalla Repubblica di Genova.
Nel 1099 sarebbe stata adottata da Goffredo di Buglione a seguito della presa di Gerusalemme in onore delle forze Genovesi ("Praepotens Genuensium Praesidium") al seguito di Guglielmo Embriaco che giunti dopo un lungo assedio risolsero le sorti della battaglia con un contributo decisivo nella conquista della Città Santa: accadde che per primo salito su una sommità di Gerusalemme Guglielmo Embrìaco sventoló il vessillo genovese accompagnando la presa della città con le seguenti parole "Pe Zena e pe San Zorzo!" (lett.: per Genova e per San Giorgio), da lì il benaugurante e fortunato vessillo marinaresco venne adottato da tutte le forze Cristiane. Secondo questa versione, l'uso del vessillo da parte dei genovesi sarebbe antecedente alle crociate e risalirebbe a epoche remote, quando l'esercito bizantino stanziava nella città e il vessillo della guarnigione (una croce rossa in campo bianco) veniva portata in omaggio nella piccola chiesa di San Giorgio, ma è di sicuro attestato nel 1096.

Posizione araldica ordinaria

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Attributi araldici

Voci correlate

Sinonimi

Bibliografia

  • Enciclopedia araldico-cavalleresca, di G. di Crollalanza - edito a Pisa nel 1877
  • Vocabolario araldico ufficiale, a cura di Antonio Manno – edito a Roma nel 1907
  • Dizionario araldico, di Piero Guelfi Camajani - edito a Milano nel 1940
  • Manuale di araldica ecclesiastica, di A. Cordero Lanza di Montezemolo e A. Pompili - edito a Roma nel 2014
  • Glossario dell'Archivio di Stato di Firenze
  • Traduttore di Heraldica.org
  • L'arte del blasone dichiarata per alfabeto, di Marc'Antonio Ginanni - edito a Venezia nel 1756

Traduzioni