Cervo
Italiano
figura araldica convenzionale che rappresenta l'animale di colore rosso e con due corna di sei punte ciascuna.
Il cervo è simbolo di nobiltà antica e generosa oltre che di longevità, a causa della lunghezza della sua vita che si riteneva potesse arrivare ai 300 anni. È considerato anche simbolo di amore per la musica, prudenza, pentimento, preghiera etc.
Si incontra talvolta la figura del cervo con una croce tra le corna. Negli stemmi è anche frequente il solo ramo di cervo, del quale si blasona il numero di corna quando diverso da sei.
Secondo il Crollalanza, «per una bizzarria dell'araldica, i cervi smaltati di rosso si blasonano "al naturale", essendo questo il colore che più si avvicina a quello di tale animale; mentre, per esempio, la volpe non va per nulla soggetta a questa eccezione»; ma il Volpicella contesta duramente questa "bizzarria" e stabilisce che il cervo rosso sia blasonato di rosso.
Attributi araldici
- Alato se munito di ali
- Collarinato se munito di un collare
- Coricato
- Corrente, fuggente o slanciato quando corre, di solito in fuga da uno o più cacciatori
- Ferito se trafitto da una freccia nel fianco
- Fermo o in riposo (o riposato) quando si appoggia sulle quattro zampe
- Gualdrappato se porta una gualdrappa
- Nascente se esce, con metà corpo, da una partizione o pezza
- Passante in atto di camminare, con la zampa destra anteriore sollevata; per alcuni autori questo attributo non si blasona espressamente, perché è la posizione naturale del cervo in araldica
- Ramoso o cimato se ha le corna di smalto diverso (il solo fatto di avere le corna non si blasona perché naturale); per il cervo non si usa il termine cornato
- Saliente quando è ritto o si arrampica su una figura, cioè rampante (attributo che non si usa per il cervo)