Differenze tra le versioni di "Dizionario: squamato"
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Molti araldisti utilizzano il termine ''giaco'' per indicare lo scudo squamato. Esiste anche il sinonimo ''scagliato'' che meglio corrisponde all'originale francese ''ecaillé'', anche se il termine francese si riferisce solo agli animali dotati di squame di smalto di verso dal resto del corpo. Quando le singole scaglie sono caricate da una stessa figura, taluni araldisti usano l'espressione ''seminato di ..., squamato di ...'' o, nel caso dell'armellino, ''d'armellino, squamato di ...''. | Molti araldisti utilizzano il termine ''giaco'' per indicare lo scudo squamato. Esiste anche il sinonimo ''scagliato'' che meglio corrisponde all'originale francese ''ecaillé'', anche se il termine francese si riferisce solo agli animali dotati di squame di smalto di verso dal resto del corpo. Quando le singole scaglie sono caricate da una stessa figura, taluni araldisti usano l'espressione ''seminato di ..., squamato di ...'' o, nel caso dell'armellino, ''d'armellino, squamato di ...''. | ||
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Versione delle 00:01, 7 feb 2024
termine utilizzato per le squame singolari dei pesci o per la figura a foggia di squame che riempie il campo o pezza.
Molti araldisti utilizzano il termine giaco per indicare lo scudo squamato. Esiste anche il sinonimo scagliato che meglio corrisponde all'originale francese ecaillé, anche se il termine francese si riferisce solo agli animali dotati di squame di smalto di verso dal resto del corpo. Quando le singole scaglie sono caricate da una stessa figura, taluni araldisti usano l'espressione seminato di ..., squamato di ... o, nel caso dell'armellino, d'armellino, squamato di ....
Nella posizione araldica ordinaria il bordo delle squame è volto verso il basso. Se il bordo è verso l'alto si dovrebbe blasonare il campo come rivoltato.
Probabilmente sarebbe necessario distinguere tra questi casi:
- squame formate da soli bordi semicircolari (come negli stemmi di Ronquerolles e Saint-Jorioz). Questo caso può presentare le squame coperte da figure singole (come le moscature d'armellino o le foglie di trifoglio). Le squame poi possono essere di un solo smalto o bordate di smalto diverso. Il bordo può essere di larghezza costante o a forma di mezzaluna.
- squame formate da figure con due lati rettilinei uniti da un bordo semicircolare, come nei tetti con tegole all'alsaziana
- squame a forma di foglia o anche solo caricate di una nervatura verticale centrale. In francese plumeté e in inglese plumetty.
- squame utilizzate per rappresentare la pelliccia al naturale
Bibliografia
- "Vocabolario araldico ufficiale", a cura di Antonio Manno – edito a Roma nel 1907.