Il campo dello scudo

Da Armoriale.
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Il termine campo in senso stretto indica la superficie dello scudo. In una prima estensione del significato, il campo indica anche il modo in cui, nel suo insieme, è trattata la superficie dello scudo. Indica in tal caso l'"attributo di campo", cioè il modo in cui la superficie è stata riempita. In una ulteriore estensione del significato, questo "attributo del campo" si può applicare ad una superficie qualsiasi, e non solo al campo propriamente detto.

Il campo dello scudo può presentarsi sotto tre forme fondamentali:

  • coperto in modo uniforme di un unico smalto, includendo in questo anche le pellicce (campo pieno);
  • suddiviso in due o più ripartizioni, ognuna delle quali ha un proprio attributo di campo (campo ripartito);
  • interamente ricoperto dalla ripetizione di una (raramente più di una) figura (campo pavimentato).

Esistono poi altre due forma derivate, nelle quali il fondo può essere sia un campo pieno che un campo ripartito:

  • una in cui un piccolo mobile è ripetuto molte volte ed in cui i mobili arrivano sino ai bordi del campo che li sezionano (campo seminato);
  • una in cui numerose figure lunghe e sottili si incrociano secondo direzioni araldiche lasciando vedere il campo sotto di esse (campo cancellato).

E' da evidenziare che le due pellicce sono, in realtà, dei casi particolari:

  • l'armellino, con le sue varianti, è formato da un campo seminato;
  • il vaio, con le sue varianti, è un campo pavimentato.

Tutto quanto detto per la formazione del campo dello scudo può essere trasferito nella definizione dell'attributo di smalto di una pezza o di una figura; possono presentarsi, quindi, carichi di smalto pieno, o seminati, o ripartiti o pavimentati. Esistono, però, alcuni adattamenti che si verificano soprattutto nel caso delle pezze ad andamento lineare, quali la banda o la bordura. In questi casi la ripetizione del motivo può ridursi ad una sola fila. I due tipi più frequenti sono il composto, in cui il motivo è composto da elementi quadrati, e l' inchiavato, in cui gli elementi sono triangolari.

Il campo pieno

Il campo di smalto unico è molto raro nel caso in cui lo smalto sia un metallo o un colore, mentre compaiono più frequentemente campi di pelliccia, soprattutto nel caso delle numerose varianti. la blasonatura del campo pieno è di (smalto) pieno o, più raramente, campeggiato di (smalto).

D'argento alla fascia di rosso paillée d'oro

Il campo paillé

Il paillé è un motivo ornamentale posto su un campo, o una pezza onorevole, costituito da una ripetizione lineare di anelli annodati tra loro da arabeschi, e contenente una piccola figura araldica (leone, aquila o giglio) che non è blasonata. «D'argento alla fascia di rosso paillée d'oro».

Il paillé si distingue dai seminati o dalle pellicce perché il motivo è più largo, ed è ripetuto in una sola direzione: In una fascia o in un palo, il paillé darà origine a una ripetizione di tre o quattro elementi, a seconda della larghezza più o meno grande del margine.

Il paillé trae ispirazione dai motivi ripetitivi dei tessuti orientali, riccamente ornati di fili d'oro. È utilizzato proprio come un tessuto, per ricoprire pezze allungate con i bordi paralleli.

D'argento diaprato, a dieci torte di rosso, 4, 3, 2 e 1

Il campo diaprato

Il diaprato è un effetto stilistico, che consiste nell'ornare con arabeschi decorativi, un grande spazio del campo, per riempirlo visivamente ma senza figure.

Si distingue dalle ombre perché le linee non richiamano apertamente il contorno di una figura ben identificabile, e si distingue dal paillé (che si blasona) per l'assenza di anelli o di sagome di figure.

Il diaprato non è uno smalto, ma un arricchimento stilistico avente lo scopo di arredare e valorizzare le superficie. Non si blasona.

Le partizioni dello scudo

Il campo può presentare lo stesso aspetto su tutto lo scudo, ma lo scudo può anche essere suddiviso in due o più partizioni, ognuna delle quali contraddistinta da un suo specifico attributo di campo. Alcune di queste partizioni nascono contemporaneamente con l'araldica, sono molto semplici e dividono lo scudo in porzioni di ampiezza uguale: sono le cosiddette convenevoli partizioni, tra cui si possono citare il partito, il troncato, il trinciato ecc. Tali partizioni non devono, però, essere confuse con le ripartizioni che sono una delle forme in cui si presenta il campo dello scudo inteso nella sua interezza. Gli attributi di campo delle partizioni sono gli stessi dello scudo intero, e quindi si possono avere partizioni con smalto pieno, oppure ripartite o ancora pavimentate.

Anche le partizioni possono, a loro volta, essere suddivise in partizioni di livello superiore, ma si tratta di forme abbastanza rare. Possono rientrare in questa categoria partizioni del tipo troncato semipartito, in cui lo scudo è troncato cioè diviso in due porzioni da una linea orizzontale che passa per il centro, con la partizione inferiore divisa a sua volta da una linea verticale che passa anch'essa per il centro (semipartito).