Armoriale delle famiglie italiane (Laf)
In araldica, un armoriale è una raccolta di armi o stemmi. Questa voce raccoglie stemmi portati da famiglie italiane il cui cognome inizia per Laf.
Stemma | Casato e blasonatura |
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La Farina e Lafarina (Capua, Sicilia) Titolo: barone di S. Bastilo, Salina, Tabuna, Aspromonte, Larminusa, Bordonaro; marchese di Madonie
(IT) di rosso, al castello torricellato di due pezzi merlati d’oro, aperto e finestrato del campo | |
La Faya o De la Faye ? o Du Fay ? (Francia, Torino)
(IT) D'oro, alla fascia di rosso | |
La Ferla (Sicilia)
(IT) d’azzurro, alla pianta di ferula al naturale, sostenuta da due leoni d’oro, affrontati e contra rampanti | |
Laffi (EMI) (Bologna)
75 px(IT) (la blasonatura non è stata ancora caricata) | |
Laffi (EMI) (Bologna)
75 px(IT) (la blasonatura non è stata ancora caricata) | |
Lafragola
(IT) d'azzurro all'albero di verde nodrito sulla campagna erbosa sparsa di fragole, con una colomba posata sulla sua sommità, ed addestrato e sostenuto da un leone al naturale | |
Lafragola Quinzi (L'Aquila)
(IT) partito: nel 1º d'azzurro all'albero di verde nodrito sulla campagna erbosa sparsa di fragole, con una colomba posata sulla sua sommità, ed addestrato e sostenuto da un leone al naturale (Lafragola); nel 2º partito, a destra inquartato in decusse di rosso e di oro, a sinistra di rosso a quattro scaglioni di oro, e sul tutto uno scudetto di argento al leone al naturale (Quinzi) | |
Lafragola Quinzi (L'Aquila)
(IT) albero di pino al naturale su prato di fragole di rosso su verde su azzurro - colomba di argento posata sul pino - leone rampante di oro verso il pino su azzurro | |
Lafragola Quinzi (L'Aquila)
(IT) leone rampante di oro contro un albero di pino su campo di fragole cimato da una colomba al naturale su azzurro - leone rampante al naturale su scudetto di argento su - inquartato in croce di Sant'Andrea di rosso e di oro - 4 scaglioni di oro su rosso | |
Lafranchini (Torri del Benaco (Verona)) Tigtoli: Nobile, Conte palatino
(IT) d'oro alla punta d'azzurro, scalinata di quattro pezzi, caricata di una stella (8) d'oro; accompagnata in capo da due stelle (8) d'azzurro | |
Lafranchini (Verona)
(IT) 3 stelle (6 raggi) poste 2,1 troncate in scaglione di azzurro e di oro su troncato in scaglione scalinato di oro e di azzurro | |
Lafri (Pistoia)
(IT) D'azzurro, alla stella a otto punte d'argento |
Bibliografia
(2) - Dizionario araldico di P. GUELFI CAMAIANI, Milano, Editore Ulrico Hoepli, 1940
(3) - Alessandro Augusto Monti Della Corte. Armerista bresciano, camuno, benacense e di Valsabbia, Brescia, Tipolitografia Geroldi, 1974
(4) - Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. SPRETI, 1928-1936
(5) - Enciclopedia araldica italiana di Angelo M. G. Scorza, Genova 1973
(6) - Blasonario (XVIII sec.), Biblioteca Augusta di Perugia
(7) - Blasone perugino, Biblioteca Augusta di Perugia
(8) - Dizionario storico-blasonico di G. B. di Crollalanza, Pisa, 1886-89
(9) - Blasoni delle famiglie toscane nella Raccolta Ceramelli Papiani, Asfi, Firenze
(10) - Manuale di araldica di Fabrizio DI MONTAUTO, Firenze, Edizioni Polistampa, 1999
(11) - Cronologia di famiglie nobili di Bologna di Pompeo Scipione DOLFI, Bologna, 1670 versione su web
(12) - Blasonario generale di Terra di Bari, Edgardo Noya di Bitetto, Mola di Bari, 1912
(13) - Antiche Famiglie Patrizie di Arezzo e Siena in Malta e Santo Stefano, di Goro Stendardi, Firenze, 2004
(14) - Archivio di Stato di Firenze
(15) - Sito della famiglia d'Alena
(16) - Blasonario subalpino
(17) - Il portale del sud
(18) - Nobiliario di Sicilia di Antonio Mango di Casalgerardo, 1915-1970 versione su web
(19) - Nobili napoletani
(20) - Famiglie nobili di Sicilia
(22) - Raccolta di armi gentilizie di diverse famiglie di Montefalco di F. DEGLI ABBATI, 1795
(23) - Araldica cuneese di R. ALBANESE e S. COATES, Cuneo, Società per gli studi storici, archeologici ed artistici della provincia di Cuneo, 1996
(24) - Wappen portal
(25) - Stemmario di Rutigliano
(26) - Enrico Ottonello, Gli stemmi di cittadinanza della magnifica comunità di Ovada, Ovada, Accademia Urbense, 2005