Armoriale delle famiglie italiane (Ras)
In araldica, un armoriale è una raccolta di armi o stemmi. Questa voce raccoglie stemmi portati da famiglie italiane il cui cognome inizia per Ras.
Stemma | Casato e blasonatura |
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Raschieri o Costa Raschieri (Chieri) Titolo: consignori di Chieri
(IT) D'azzurro, a cinque bande d'oro | |
Raschieri Costa degli Albuzzani (Chieri)
(IT) D'azzurro, a cinque bande d'oro | |
Raschioira o Rascioira (Rivoli) Titolo: consignori di Pralormo
(IT) Inquartato, al 1° e 4° d'azzurro, a tre stelle d'argento, poste in banda, al 2° e 3° di rosso, alla collina d'argento | |
Rasciae (Serbia)
(IT) (la blasonatura non è stata ancora caricata) | |
Rasetti (Chieri)
(IT) Troncato, con la fascia di rosso, sulla partizione, al 1° d’argento, alla rondine di nero, volante in banda e all’ingiù, al 2° d’oro, a tre pali, di rosso | |
Rasignani (Pisa)
(IT) Di rosso, al monte di sei cime di verde, accompagnato in capo da tre rose d'argento, 1.2 | |
Rasini o Rasino (Milano, Torino) Titolo: conti di Bollengo; consignori di Burolo, La Cassa
(IT) D’oro, al castello di rosso, con il capo, di concessione, di Chiablese | |
Rasini (Carignano)
(IT) D’oro, al castello di rosso, con il capo, di concessione, di Chiablese | |
Rasini o Rasino o Raisin o Raisino (PIE) (Pinerolo, Torino)
(IT) D’azzurro, al grappolo d’uva, con i pampini, al naturale | |
Rasini o Raisin (Nizza)
(IT) Troncato, al 1° d’argento, all’aquila coronata, di rosso, al 2° d’oro, cucito, a tre grappoli d’uva, di nero, pampinosa di verde | |
Rasini o Reysini (Saluzzo)
(IT) D’argento, al grappolo di uva nera, fogliato di verde | |
Raspa o Raspi (Vercelli, Casale) Titolo: signori di Olcenengo, Salasco
(IT) D’oro, alla fascia di verde, carica di tre lampade, d'argento, accese di rosso, con il capo d'argento, cucito | |
Raspandi o Raspaudi (Revello)
(IT) D'argento, al gallo ardito, di rosso, con una banda d'azzurro attraversante, cariche di tre R maiuscole, d'oro | |
Raspi (EMI LOM) (Bergamo, Ferrara)
(IT) 2 zampe di leone di oro incrociate sormontate da testa di leopardo dello stesso in maestà su partito di argento e semitroncato di rosso e di verde - mano di aquila di oro sullo stesso in basso | |
Rasponi (EMI LAZ LOM TOS) (Roma, Ravenna, Bologna, Firenze, Milano)
(IT) d'oro, a due branche di leone d'azzurro recise di rosso passate in croce di Sant'Andrea | |
Rasponi (LAZ) (Roma) Titolo: nobile romano
(IT) d'oro a due branche di leone di azzurro recise di rosso passato in croce di Sant'Andrea | |
Rasponi (LAZ) (Roma) Titolo: conte del S. R. I.
(IT) d'oro a due branche di leone d'azzurro armate di rosso e decussate | |
Rasponi (LAZ) (Roma) Titolo: marchese
(IT) d'oro a due branche di leone d'azzurro armate di rosso e decussate | |
Rasponi (EMI) (Ravenna)
(IT) (la blasonatura non è stata ancora caricata) | |
Rasponi
(IT) inquartato: nel primo e quarto d'azzurro alla banda contra-doppio-merlata d'oro accompagnata da sei stelle del medesimo di otto raggi (Aldobrandini); nel secondo e terzo d'oro a due branche di leone d'azzurro recise di rosso passate in croce di Sant'Andrea (Rasponi); l'inquartatura sotto un capo di rosso caricato delle chiavi di Santa Sede | |
Rasponi
(IT) inquartato, controinquartato d'azzurro e di rosso, alla rovere sradicata d'oro, i rami passati in doppia croce di S.- Andrea (Della Rovere), e al monte di sei cime d'oro, movente dalla punta, sormontato dalla stella a sei raggi dello stesso (Chigi); nel 2º e 3º d'oro a due branche di leone d'azzurro recise di rosso passate in croce di Sant'Andrea (Rasponi) | |
Rasponi (EMI) (Cesena)
(IT) (la blasonatura non è stata ancora caricata) | |
Rassati o Rossati (Torino ?) Titolo: consignori di Borgaro
(IT) (arma ignota) | |
Rassinesi (Firenze)
(IT) Di verde, alla fascia di rosso accompagnata in capo da una pecora corrente d'argento, sostenuta dalla pezza e sormontata da una stella a otto punte d'oro, e in punta da tre mattoni forati d'argento, 2.1 | |
Rastelli (UMB) (Perugia)
(IT) (la blasonatura non è stata ancora caricata) | |
Rastrelli (Firenze)
(IT) D'azzurro, alla fascia contromerlata, accompagnata in capo da due stelle a otto punte e in punta da una cometa, il tutto d'oro | |
Rasuri (EMI) (Bologna)
(IT) (la blasonatura non è stata ancora caricata) |
Bibliografia
(2) - Dizionario araldico di P. GUELFI CAMAIANI, Milano, Editore Ulrico Hoepli, 1940
(3) - Alessandro Augusto Monti Della Corte. Armerista bresciano, camuno, benacense e di Valsabbia, Brescia, Tipolitografia Geroldi, 1974
(4) - Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. SPRETI, 1928-1936
(5) - Manuale di araldica di Fabrizio DI MONTAUTO, Firenze, Edizioni Polistampa, 1999
(6) - Albo d'Oro delle famiglie nobili patrizie e illustri nel Regno di Dalmazia di Renzo de' VIDOVICH, Trieste, 2004
(7) - Armorial de J. B. RIETSTAP, et ses compléments, reperibile su molti siti tra cui [1]
(8) - Cronologia di famiglie nobili di Bologna di Pompeo Scipione DOLFI, Bologna, 1670 versione su web
(9) - Storia della nobiltà in Sardegna di Francesco Floris e Sergio Serra, Edizioni della torre, 2007
(10) - I blasoni delle famiglie toscane conservati nella raccolta Ceramelli-Papiani (a cura di) Piero Marchi, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, Roma, 1992
(11) - Enciclopedia Araldica Italiana, Vol. 22, Angelo M.G. Scorza, Pubbl. Soc. Economica di Chiavari, Fasc. 160-161, 1988
(12) - Blasonario della Nobiltà Napoleonica in Italia, Editoriale il Veliero, 2008
(13) - Le famiglie nobili genovesi, Angelo M.G. Scorza, Genova, 1924
(14) - Archivio di Stato di Firenze
(15) - Sito della famiglia d'Alena
(16) - Blasonario subalpino
(17) - Il portale del sud
(18) - Nobiliario di Sicilia di Antonio Mango di Casalgerardo, 1915-1970 versione su web
(19) - Nobili napoletani
(20) - Famiglie nobili di Sicilia
(21) - Raccolta di armi gentilizie di diverse famiglie di Montefalco di F. DEGLI ABBATI, 1795
(22) - Araldica cuneese di R. ALBANESE e S. COATES, Cuneo, Società per gli studi storici, archeologici ed artistici della provincia di Cuneo, 1996
(23) - Wappen portal
(24) - Stemmario di Rutigliano
(25) - Enrico Ottonello, Gli stemmi di cittadinanza della magnifica comunità di Ovada, Ovada, Accademia Urbense, 2005