Armoriale delle famiglie italiane (Cur)
In araldica, un armoriale è una raccolta di armi o stemmi. Questa voce raccoglie stemmi portati da famiglie italiane il cui cognome inizia per Cur.
Armi
Stemma | Casato e blasonatura |
---|---|
Curati o Cusani o Gregori (UMB) (Perugia)
(IT) (la blasonatura non è stata ancora caricata) | |
Curatolo (Trapani) Titolo: barone, duca di Castellamonte
(IT) partito d'azzurro e d'argento, al leone al naturale, leopardito, passante sulla partizione | |
Curbis (Asti) Titolo: conti di S. Michele, S. Raffaele
(IT) D'argento, al caduceo di rosso, con il capo d'oro, cucito, carico di un'aquila coronata, di nero | |
Curbis di San Michele (Torino)
(IT) caduceo di rosso su argento - capo d'Impero | |
Curfini (EMI) (Modena, Ferrara)
(IT) (la blasonatura non è stata ancora caricata) | |
Curfini (EMI) (Modena)
(IT) (la blasonatura non è stata ancora caricata) | |
Curini (Pontremoli, Pisa)
(IT) D'azzurro, al cavallo d'argento, imbrigliato di rosso, galoppante sulla campagna di verde, montato da un cavaliere armato d'argento, scagliante un'asta (o giavellotto) dello stesso | |
Curini Galletti (Pisa)
(IT) d'azzurro al cavaliere romano colla lancia nella destra guardante la punta dello scudo posta in sbarra e cavalcante un cavallo galoppante sulla campagna di verde, il tutto d'argento | |
Curione (Casale, Asti) Titolo: marchesi di Pomaro; conti di Olivola; consignori di Lazzarone, Ottiglio
(IT) Interzato in fascia, al 1º d'oro, all'aquila di nero, al 2º d'azzurro, al mastio d'argento, aperto e finestrato del campo, accostato da due corone di alloro, d'oro, al 3º d'oro, a tre bande d'azzurro | |
Curioni (EMI) (Modena, Ferrara)
(IT) (la blasonatura non è stata ancora caricata) | |
Curioni (EMI) (Modena)
(IT) (la blasonatura non è stata ancora caricata) | |
Curlando o Corlando (Messina)
(IT) (arma ignota) | |
Curlo (linea patriziale di Genova) (Taggia, Genova, Torino)
(IT) d'oro all'aquila di nero, coronata del campo | |
Curlo (linea di Taggia) (Taggia. Genova, Torino)
(IT) d'argento all'aquila di rosso, membrata e coronata d'oro | |
Curoli (Tortonese) Titolo: consignori di Cassano e Brionte
(IT) D'azzurro, al pino al naturale, movente da un prato di verde uscente dalla punta, e sormontato da una civetta di nero, posata sul pino, con la testa in maestà | |
Curoli (Faenza)
(IT) albero di pino al naturale su terrazzo di verde su azzurro - civetta (uccello) sulla cima dell'albero testa in maestà di nero su azzurro | |
Curradi (Firenze)
(IT) D'argento, alla gemella in banda di nero | |
Curradi (Pistoia)
(IT) D'oro, alla banda d'azzurro, caricata di tre rose del campo | |
Curreno (Carrù, Torino) Titolo: nobile; conte; predicato di Santa Maddalena
(IT) Troncato, al 1° d’oro, a tre cuori infiammati di rosso, ordinati in fascia, e trafitti da un unico dardo, al naturale, al 2° d’azzurro, allo scaglione d’oro, accompagnato in punta da un gladio romano, in palo | |
Curreno (Torino)
(IT) 3 cuori infiammati di rosso trafitti da una freccia al naturale su oro posti in fascia - azzurro pieno | |
Currò (Trieste)
(IT) interzato in cappa, d'azzurro, d'argento e di rosso, il 1º all'ancora del secondo; il 2º al caduceo sormontato da un sole nascente del 3º; il 3º al covone di oro; col capo d'oro, a quattro ruote di rosso, ordinate in fascia | |
Currò (Acireale) Titolo: barone
(IT) interzato in calza, d’azzurro, d’argento e di rosso, il primo all’ancora del secondo, il secondo al caduceo sormontato da un sole nascente del terzo; il terzo al covone d’oro, col capo d’oro, a quattro ruote di rosso, ordinate in fascia | |
Curtarelli (Piacenza) Titolo: Nobile
(IT) troncato: al 1º di rosso all'aquila bicipite di nero; al 2º d'azzurro pieno con la fascia d'oro sulla partizione | |
Curte
(IT) (la blasonatura non è stata ancora caricata) | |
Curtesella
(IT) (la blasonatura non è stata ancora caricata) | |
Curtet (Torino) Titolo: conti di Aramengo, Robella; signori di Grosso; consignori di Balocco, Carpenea, Cocconato, Moretta e Lovensito, Moriondo, St. Genix
(IT) D’argento, a cinque teste d’aquila di nero, 3, 2 | |
Curti o Corte o Curto o De Curtis o Lo Curto (Palermo, Trapani, Mazzara, Mineo) Titolo: barone di Pumancaro, Tuzia; marchese di Balsamo
(IT) interzato in fascia: nel 1º di oro, all'aquila spiegata di nero, coronata del campo; nel 2º partito: a) d'oro, al leone a due teste di nero, coronate del campo; b) di rosso, alla torre d'oro, sormontata dall'aquila dello stesso;nel 3º di rosso, a tre pali d'oro | |
Curti (Roma)
(IT) interzato in fascia; nel 1° d'oro un'aquila spiegata di nero e coronata del campo, nel 2° partito: in a) di rosso, al castello d'argento sormontato da un'aquila spiegata d'oro; in b) d'argento, al leone a due teste al naturale; nel 3° bandato di rosso e di argento | |
Curti o Curto (Mondovì)
(IT) Interzato in fascia, al 1° d’oro, all’aquila coronata di nero, al 2° di rosso, al castello fiancheggiato da due torri, sostenente un'aquila, il tutto d’argento (manca il terzo campo) | |
Curti o De Curtis (Asti) Titolo: consignori di Mondonio
(IT) (arma ignota) | |
Curti (Milano)
(IT) torre (2merli alla guelfa) di rosso cimata da aquila di nero su argento - leone rampante bicipite al naturale su argento - 3 sbarre di rosso su azzurro - capo d'Impero | |
Curti (EMI) (Cesena)
(IT) (partito: nel 1º d'azzurro, a tre conchiglie d'argento poste 2, 1; nel 2º d'oro pieno) | |
Curti Lepri (Roma)
(IT) (la blasonatura non è stata ancora caricata) | |
Curti Lepri (Roma)
(IT) lepre corrente al naturale su terrazzo di verde su azzurro - aquila coronata di nero su oro in capo - trangla di rosso | |
Curtini o Curtino (Carmagnola)
(IT) D'argento, al leone di rosso, tenente con la branca anteriore destra un cuore dello stesso | |
Curtis
(IT) (la blasonatura non è stata ancora caricata) | |
Curtoni (Verona)
(IT) Grifone | |
Curtopassi (Napoli, Bisceglie) Titolo: marchesi
(IT) di azzurro al giglio d'oro | |
Curtopassi (ramo secondogenito) (Napoli, Bisceglie)
(IT) di azzurro al giglio d'oro, alla bordura del secondo |
Note
Bibliografia
'GUCA'GUCA' - Dizionario araldico di P. GUELFI CAMAIANI, Milano, Editore Ulrico Hoepli, 1940
(3) - Alessandro Augusto Monti Della Corte. Armerista bresciano, camuno, benacense e di Valsabbia, Brescia, Tipolitografia Geroldi, 1974
(4) - Enciclopedia Storico-Nobiliare Italiana di V. SPRETI, 1928-1936
(5) - Manuale di araldica di Fabrizio DI MONTAUTO, Firenze, Edizioni Polistampa, 1999
(6) - Descrittione del Regno di Napoli di Scipione MAZZELLA, Napoli, 1586
(7) - Albo d'Oro delle famiglie nobili patrizie e illustri nel Regno di Dalmazia di Renzo de' VIDOVICH, Trieste, 2004
(8) - Armorial de J. B. RIETSTAP, et ses compléments, reperibile su molti siti tra cui [1]
(9) - Cronologia di famiglie nobili di Bologna di Pompeo Scipione DOLFI, Bologna, 1670 versione su web
(10) - Storia della nobiltà in Sardegna di Francesco Floris e Sergio Serra, Edizioni della torre, 2007
(13) - Archivio di Stato di Firenze
(14) - Sito della famiglia d'Alena
(15) - Blasonario subalpino
(16) - Il portale del sud
(17) - Nobiliario di Sicilia di Antonio Mango di Casalgerardo, 1915-1970 versione su web
(19) - Nobili napoletani
(20) - Dizionario storico-blasonico delle famiglie nobili italiane di G. DI CROLLALANZA, Pisa, presso la direzione del Giornale araldico, 1886
(21) - Gustavo Mola di Nomaglio, Dizionario araldico valsusino, Susa, Segusium - Società di Ricerche e Studi Valsusini, 2007 (prefazione di Gian Savino Pene Vidari).
(22) - Araldica cuneese di R. ALBANESE e S. COATES, Cuneo, Società per gli studi storici, archeologici ed artistici della provincia di Cuneo, 1996
(23) - Gustavo Mola di Nomaglio, 'Feudalità e blasoneria nello Stato sabaudo. La castellata di Settimo Vittone', Ivrea, Società Accademica di Storia ed Arte Canavesana, Studi e Documenti, XVI, Tipografia Ferraro, 1992.
(24) - Antonio Manno, 'Il Patriziato subalpino. Notizie di fatto storiche, genealogiche, feudali ed araldiche desunte da documenti', Firenze, Civelli, 1895-1906 per la parte edita; i volumi contenenti le lettere C-Z sono restati manoscritti e poi, dattiloscritti in più copie, sono consultabili presso alcune delle principali biblioteche torinesi (tra le quali Reale, Nazionale e Civica). Quest'opera (fondamentale sia a livello araldico sia storico per tutte le famiglie appartenenti alla nobiltà subalpina) è, dagli inizi degli anni 2000, consultabile anche on line nel sito dell'associazione Vivant e in particolare all'Url: [2]
(25) - Francesco Guasco [Gallarati di Bisio], Dizionario feudale degli antichi Stati Sardi e della Lombardia (dall’epoca carolingica ai nostri tempi, 774-1909),Pinerolo, Tipografia già Chiantore - Mascarelli, 1911 (Biblioteca della Società Storica Subalpina, voll. LIV-LVIII), 5 voll. con doppia numerazione delle pagine, singola e progressiva, per pp. compl. XVI, 2370. Consultabile anche on line: [3]
(26) - Famiglie nobili di Sicilia
(27) - Raccolta di armi gentilizie di diverse famiglie di Montefalco di F. DEGLI ABBATI, 1795
(28) - Wappen portal
(30) - Stemmario di Rutigliano
(31) - Enrico Ottonello, Gli stemmi di cittadinanza della magnifica comunità di Ovada, Ovada, Accademia Urbense, 2005
(33) - Stemmario vesuviano