Differenze tra le versioni di "Le pezze onorevoli"

Da Armoriale.
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'''le pezze la cui ampiezza è pari a un terzo della larghezza dello scudo, definite da linee parallele, e quelle che derivano dalla semplice composizione delle precedenti, in cui non siano visibili le linee di divisione tra le pezze che hanno lo stesso smalto''', vale a dire
 
'''le pezze la cui ampiezza è pari a un terzo della larghezza dello scudo, definite da linee parallele, e quelle che derivano dalla semplice composizione delle precedenti, in cui non siano visibili le linee di divisione tra le pezze che hanno lo stesso smalto''', vale a dire
 
* il palo,
 
* il palo,

Versione delle 18:06, 18 gen 2017

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Pezza onorevole è un termine utilizzato che indica figure formate da linee di partizione. Sono il palo, la fascia, la banda, la sbarra, la croce, il decusse, la pergola, lo scaglione, il capo.[1]

In araldica, le pezze onorevoli, dette anche pezze di primo ordine, costituiscono una parte delle pezze araldiche e formano un elenco variabile a seconda degli autori.

Alcuni presentano un elenco esaustivo ed arbitrario, altri tentano di giustificarlo con criteri più o meno obiettivi. In tutti questi tentativi di classificazione, solo:

POL heraldy - pas.svg fascia
POL heraldy - głowica.svg capo
POL heraldy - skos.svg banda
POL heraldy - słup.svg palo
POL heraldy - krokiew.svg scaglione

sembrano elementi assolutamente certi. La sbarra (simmetrica della banda) completa molto spesso questa lista di base.

Classificazioni che utilizzano criteri oggettivi

  • La grandezza della superficie che dovrebbe essere un terzo dello scudo, applicabile a: (oltre a quelle fondamentali) la sbarra, la campagna, la bordura e lo scudetto in cuore (a condizione di impiegare dimensioni più abbondanti di quelle del punto del cuore). Secondo questo criterio si dovrebbero trovare anche il fianco destro e il fianco sinistro, ma queste pezze sono molto rare. Si deve notare che nell'araldica italiana queste due ultime pezze onorevoli sono invece considerate due partizioni con il nome di addestrato e sinistrato.
  • il modo di aderire allo scudo: le pezze toccano almeno due bordi dello scudo (le pezze più antiche avevano nocessità di un aggancio fisico sul bordo dello scudo). Questo criterio è applicabile alla lista precedente con la sola eccezione dello scudetto in cuore, ed introduce un gran numero di altre pezze tra cui la croce, la croce di S. Andrea (o croce in decusse), il canton franco, la pergola, la punta...
  • le ripetibili: pezze che hanno la capacità di generare la loro riproduzione in molti esemplari (ripartizioni): ancora quelle fondamentali (benché il capo sembri difficilmente ripetibile) più la sbarra.

Classificazioni che forniscono elenchi completi

Sono molto numerose, ecco alcuni esempi secondo vari autori, con le pezze che essi aggiungono a quelle " fondamentali" suindicate:

  • Amédée de Foras: sbarra, croce, croce di sant'Andrea.
  • Duhoux d'Argicourt: sbarra, croce, croce di S. Andrea, quartiere, gherone, campagna
  • Jouffroy d'Eschavannes: sbarra, croce, croce di sant'Andrea, quartiere, gherone, scudetto in cuore, campagna, questa ultima solo a partire da Napoleone.
  • A. O'Kelly de Galway: croce, croce di sant'Andrea.
Pezze onorevoli secondo Larousse, edizione del 1923.
  • Larousse: che non sembra essere un riferimento molto sicuro: i punti equipollenti qui riportati non sono una pezza, ma una partizione. Ciò è stato corretto nell'edizione del 2004, che peraltro introduce altri errori, tra cui una blasonatura errata per cappato, calzato, abbracciato, mantellato e manicato e fa un disegno dell'orlo che non corrisponde alla definizione dello stesso Larousse.

Classificazione adottata

Allo scopo di consentire una schematizzazione utile all'articolazione delle lezioni, qui adotteremo il criterio di considerare pezze onorevoli:
le pezze la cui ampiezza è pari a un terzo della larghezza dello scudo, definite da linee parallele, e quelle che derivano dalla semplice composizione delle precedenti, in cui non siano visibili le linee di divisione tra le pezze che hanno lo stesso smalto, vale a dire

  • il palo,
  • la fascia,
  • la croce, che deriva dalla composizione delle due precedenti,
  • la banda,
  • la sbarra,
  • il decusse, che deriva dalla composizione delle due precedenti,
  • lo scaglione, che deriva dalla composizione della banda e della sbarra scorciate ed esiste anche nella variante di scaglione rovesciato,
  • la pergola, che deriva dalla composizione della banda, della sbarra e del palo scorciati ed esiste anche nella variante di pergola rovesciata,
  • il capo,
  • la campagna,
  • il capo-palo, che deriva dalla composizione del capo e del palo,
  • la campagna-palo, che deriva dalla composizione della campagna e del palo,
  • il capo-banda, che deriva dalla composizione del capo e della banda,
  • il capo-sbarra, che deriva dalla composizione del capo e della sbarra,

e, solo ai fini organizzativi, visto che nell'araldica italiana sono inclusi nelle partizioni (con il nome di addestrato e sinistrato) e non nelle pezze:

  • il fianco destro,
  • il fianco sinistro.

Non saranno considerate pezze onorevoli quelle derivanti dalla composizione di pezze onorevoli semplici con altre pezze onorevoli composte, quali:

  • il capo-scaglione, che deriva dalla composizione del capo con lo scaglione,
  • il capo-decusse, che deriva dalla composizione del capo con il decusse,
  • il capo-palo-campagna, che deriva dalla composione del capo con il palo e con la campagna,
  • il palo-scaglione, che deriva dalla composizione del palo con lo scaglione.

Esistono poi delle pezze composte che dovrebbero essere considerate delle diminuzioni di altre, quali:

  • la fascia-palo, che è un capo-palo in cui il capo è abbassato fino a divenire una fascia,
  • la fascia-banda, che è un capo-banda in cui il capo è abbassato fino a divenire una fascia,
  • la fascia-sbarra, che è un capo-sbarra in cui il capo è abbassato fino a divenire una fascia.

Note

  1. Dal "Vocabolario araldico ufficiale", a cura di Antonio Manno – edito a Roma nel 1907