Differenze tra le versioni di "Dizionario: anello"
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* "Vocabolario araldico ufficiale", a cura di Antonio Manno – edito a Roma nel 1907. | * "Vocabolario araldico ufficiale", a cura di Antonio Manno – edito a Roma nel 1907. | ||
* ''Dizionario araldico, di Piero Guelfi Camajani - edito a Milano nel 1940'' | * ''Dizionario araldico, di Piero Guelfi Camajani - edito a Milano nel 1940'' | ||
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Versione attuale delle 23:18, 15 nov 2023
Italiano
L'Anello può essere semplice e piatto, e in tal caso è presente solitamente in numero (nel senso di più di uno), o può presentare pietre incastonate e allora è detto anello incastonato. Può alludere all'usanza dei prelati di ricevere l'investitura per baculum et annulum ('per bastone ed anello'), e può anche essere descritto come un tondo che è stato 'svuotato' (cioè con il suo centro tagliato)
Quando gli anelli compaiono in numero, si preferisce il termine anelletto. In questo caso si tratta di anelli non concentrici; quando invece sono rappresentati l'uno dentro l'altro si ricorre al termine circoli o cerchi concentrici.
Frequentemente due o più anelletti compaiono intrecciati. Quando tre anelli sono intrecciati tra loro, si presentano spesso con la forma degli anelli di Borromeo. Quando l'interno dell'anello è di colore diverso dal campo, generalmente in argento, l'araldica francese parla di specchio definendo come bordatura lo smalto dell'anello vero e proprio.
- Leinì-Stemma.png
dodici anelli in quattro gruppi da tre intrecciati in pergola
Bibliografia
- "Vocabolario araldico ufficiale", a cura di Antonio Manno – edito a Roma nel 1907.
- Dizionario araldico, di Piero Guelfi Camajani - edito a Milano nel 1940
- Glossario dell'Archivio di Stato di Firenze