Differenze tra le versioni di "Dizionario: giglio"

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figura convenzionale, detta anche fiordaliso, che ha origine dal simbolo presente sullo stemma francese; la figura che rappresenta il fiore del giglio naturale è detta ''giglio di giardino''. <br/>
 
figura convenzionale, detta anche fiordaliso, che ha origine dal simbolo presente sullo stemma francese; la figura che rappresenta il fiore del giglio naturale è detta ''giglio di giardino''. <br/>

Versione attuale delle 22:26, 7 ago 2024

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XXXX

Repertorio XXXX

figura convenzionale, detta anche fiordaliso, che ha origine dal simbolo presente sullo stemma francese; la figura che rappresenta il fiore del giglio naturale è detta giglio di giardino.
Il giglio (conosciuto anche col suo nome francese fleur-de-lys, anche trascritto come fleur-de-lis) è una delle quattro figure araldiche più popolari con la croce, l'aquila e il leone. È classificato abitualmente tra le figure naturali. Tra i simboli mariani per eccellenza, e anche attributo di san Giuseppe, il giglio in Francia è divenuto, a partire dal Medioevo, l'emblema della regalità. Il giglio bianco che decora l'emblema francese è il fiore che rappresenta la purezza della vergine Maria. Da qui, l'unicorno, che rappresenta analogamente la purezza della vergine Maria, è stato spesso disegnato sin dal Medioevo per simboleggiare la Francia. Fu usato come ornamento sul blasone e sul sigillo dei re francesi carolingi e capetingi. Può essere anche simbolo della provvidenza, secondo il discorso tenuto da Gesù e conosciuto come "I gigli nel campo" oppure "Gli uccelli del Cielo", riportato nel vangelo di Matteo e nel vangelo di Luca. Nel discorso ci sono riferimenti al mondo naturale come appunto i gigli, le falene, nonché il corvo per indicare la provvidenza, oltre che la regalità per i membri che lavoravano a stretto contatto col Re: il corvo nero ai tempi degli antichi romani rappresentava la provvidenza degli dei pagani avuta da Marco Valerio Corvo; successivamente con l'avvento del cristianesimo il simbolo di provvidenza cristiana è passato al giglio in capo al corvo (per la famiglia Corvi di Sulmona), corvo di cui è rimasto solo il simbolo a indicare il cognome della famiglia.
Quindi il giglio può avere i seguenti significati simbolici:

  • Lode a Dio.
  • Fiducia nella Provvidenza.
  • Regalità, per esempio i gigli di Francia, diventati tali per una leggenda che ci racconta di un giglio portato al Re Clodoveo da un angelo.
  • Maria vergine (simbolo mariano).
  • Purezza (pudicità, verginità).
  • San Giuseppe, che frequentemente è rappresentato con un bastone da cui germogliano gigli bianchi.

I colori poi possono attribuire significati più specifici: d’oro la fede; l’argento ha molteplici significati come equità e giustizia, purezza e verità divina e/o umana; di rosso sacrificio e amore, forza, nobiltà; d’azzurro il cielo incorruttibile e il distacco dai beni materiali, l'ascensione dell'anima verso il Paradiso.
I re di Francia hanno spesso accordato in aumento il «capo d'azzurro a tre gigli d'oro» a delle città «fedeli» alla corona, come Lione, Angers, Tours, Poitiers, Fréjus, Le Havre, Laon, e altri ancora.
La configurazione «azzurro a tre gigli d'oro» ha conosciuto una tale diffusione che il termine «di Francia» ha integrato il linguaggio del blasone con «capo di Francia» (ma anche con «scaglione di Francia», «banda di Francia», ecc.) risparmiando in questo modo una descrizione ben conosciuta da tutti. Il giglio francese in particolare rappresenta il Lilium candidum detto per questo "Giglio di San Luigi".
Il giglio interviene molto poco nelle altre figure. Le più note sono la croce e la cinta gigliate. La doppia cinta gigliata e controgigliata del blasone dei re di Scozia è passata nel linguaggio araldico di quel paese col nome di «cinta reale» (royal tressure): è spesso impiegata come aumento.

Posizione araldica ordinaria

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Attributi araldici

Voci correlate

Sinonimi

Bibliografia

Traduzioni